lunedì 20 marzo 2017

INDICE


Come Percepiamo

Il cervello e la mente →sede del processo cognitivo.
La percezione della realtà che ci circonda viene percepita con i sensi →olfatto, gusto, udito, vista, tatto, che danno degli impulsi che generano un’eccitazione nervosa.
Ogni essere vivente ha una percezione diversa della realtà e pertanto tutto ciò che vi circonda non ha lo stesso significato per ogni individuo, essere vivente.
La percezione è un ponte tra la sensazione/concetti (cervello).
La prima tappa della percezione esterna sono le sensazioni che raggiunge una determinata area del cervello, che si trasformano in idee (concetti)
Le varie sensazioni vengono modificate nel processo della percezione, tutto questo avviene, se non esistono lesioni o difetti che possono disturbare i processi percettivi.
I nostri sensi ricevono alcune sensazioni non tutte, asseconda dei sensi che una persona possiede e della sua capacità, la realtà può apparire differente, più colorata o meno, più rumorosa o meno e così via.
Organicità: collegare con un senso (collegare in modo organico) la mente unisce la percezione.
Unitarietà: farsi un’idea, determinare un’idea attraverso le sue caratteristiche.

Percezione visiva e schemi gestaltici
Secondo gli studi della Gestalt, il nostro cervello fin dalla nascita ha degli schemi innati che utilizzano per organizzare quello che vediamo.
Tra il 19°/20° secolo la Gestalt ha dimostrato che la percezione sensoriale è la percezione visiva svolge un ruolo creativo e attivo.
Per esempio il cubo di Neker 

    
 Percezioni fluttuantiQuando vediamo una cosa e poi un’altra, cambiando prospettiva perché il cervello non sa decidere. Con questa immagine il cervello è costantemente attivo, lavora continuamente.

Esempi di Schemi Innati

Somiglianza è quando il nostro cervello raggruppa immagini simi, stesso colore o forma.

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Buona Forma:è quando in un’immagine raggruppiamo glie elementi regolari per ottenere una figura semplificata



 


Esperienza passata:  è quando raggruppiamo degli elementi associati nella nostra esperienza
La percezione della profondità
Un’altra caratteristica della vista è la percezione della profondità.
La realtà che vediamo è tridimensionale.
La retina dell’occhio è una specie di schermo dove vediamo le immagini delle cose, che risultano bidimensionali.
Sono indizi di profondità elaborati dal cervello, che partono dai sensi.
Grazie a una serie di indizi il cervello stabilisce la profondità questi indizi sono: 
 fisiologici di profondità.
Accomodazione: mette a fuoco la luce degli oggetti modificando la loro curvatura a seconda della loro distanza.

Divergenza e divergenza binoculare: 
 è quando i nostri occhi sono ad una certa distanza tra loro e trasferiscono al cervello
un’immagine diversa quanto l’oggetto è vicino o lontano:
- più l’oggetto è vicino più gli occhi convergono (si incrociano)
- più l’oggetto è lontano e più gli occhi si divergono

Pittorici :  grandezza (oggetti più grandi sembrano più vicini di oggetti simili ma più piccoli).
Interposizione viene percepito come più vicino l’oggetto che ne copre un altro .
Ombreggiatura appaiono più vicine le parti illuminate di un oggetto e più distanti 
quelle in ombra.
Prospettici: è la posizione rispetto all’orizzonte (un’oggetto posto in alto sembra più 
lontano rispetto a quello in basso). 
 -       Prospettiva lineare: un punto di fuga che dà il senso della profondità


 

La costanza percettiva : ci fornisce un’immagine stabile del mondo basandosi sull’esperienza
Alcuni casi di costanza percettiva sono:
- Costanza dell’oggetto: è quando un oggetto se pur in movimento, noi lo riconosciamo sempre come lo stesso oggetto.
- Costanza di grandezza:  è quando un’oggetto si allontana o si avvicina e continuiamo a vederlo nelle dimensioni reali.
- Costanza di forma:       è quando un’oggetto visto da una prospettiva diversa angolazione, percepiamo la stessa forma.
- Costanza di posizione:  è quando riconosciamo un oggetto da prospettive diverse (quando noi siamo in movimento), grazie all’esperienza.
- Costanza di luminosità e colore: è quando vediamo i colori alla luce rispetto alla scarsa luce.


Gli errori percettivi
Gli errori percettivi sono delle illusioni percettive.
Alcune sono 
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Il fenomeno PHI: è una percezione di movimento prodotta da una successione di immagini 
Illusione di ndo abbiamo due o più figure identiche ma attorno ad esse hanno altre figure più piccole o più grandi e a causa del contesto e del rapporto degli altri elementi del disegno le due figure identiche non sembrano uguali.



 
                                                                                                                     
Frecce di Muller- Layer osservando i segmenti, grazie all’errore della prospettiva uno appare più lungo e uno più corto, ma sono della stessa lunghezza.

Triangolo di Kanizsa: in queste immagini vengono applicati i principi gestaltici della buona forma e della chiusura.